L’amore a sedici anni • La nuova edizione del Festival del mélo

Dopo l’anteprima Il filo ritrovato (avvenuta nell’estate 2018 nella suggestiva cornice del Teatro Romano) e il ritorno di Schermi d’Amore (svoltosi dal 12 al 19 febbraio 2019 e coronato dal premio alla carriera al regista Claude Lelouch), il Comune di Verona ha il piacere di annunciare la sedicesima edizione del festival, in programma dal 22 al 28 febbraio 2020 presso il Teatro Ristori, rinnovando così il proficuo accordo con la struttura che ha ospitato la rassegna anche l’anno scorso.

La 16° edizione di Schermi d’Amore sarà incentrata soprattutto sulla celebrazione e sull’analisi del melodramma, senza comunque trascurare le varie sfumature del cinema romantico e sentimentale. Le sezioni e i titoli del festival verranno annunciati nel corso della conferenza stampa (in programma a metà febbraio presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri), ma possiamo già svelare i nomi dei cineasti a cui saranno dedicati i vari focus tematici: Kenji Mizoguchi, Joseph Losey, Paul Mazursky, Douglas Sirk e Rainer Werner Fassbinder.

 

Senza anticipare troppi dettagli, il festival offrirà al pubblico sia una visione esclusiva del capolavoro di Mizoguchi I racconti della luna pallida d’agosto (1953, Leone d’argento al Festival di Venezia), grazie alla disponibilità degli archivi degli Academy Awards (Premi Oscar), sia le nuove versioni restaurate di Una donna tutta sola di Mazursky (1978, che fece vincere a Jill Clayburgh il premio come miglior attrice a Cannes) e di Messaggero d’amore (The Go-Between) di Losey (1971, Palma d’oro a Cannes). Sempre a proposito di versioni restaurate, non mancherà quella de La prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972), che, insieme a William Wilson (episodio firmato da Louis Malle in Tre passi nel delirio, film collettivo del 1968 liberamente ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe) e a Monsieur Klein di Losey (1976), renderà omaggio al talento e al fascino di Alain Delon. Su Sirk e Fassbinder è invece previsto un piccolo percorso di confronto sul rispettivo e reciproco concetto di “melodramma”, a partire dal classico Secondo amore (All that Heaven Allows, 1955) al suo “remake” non ufficiale La paura mangia l’anima  (1973).

Tuttavia, la grande novità di Schermi d’Amore 2020 sarà il ripristino del Concorso e della Giuria Giovani, al fine di decretare il miglior titolo fra la rosa delle pellicole sentimentali proposte, tutte distribuite fra il 2018 e il 2019, e inedite in Italia. Tra i film selezionati spiccano l’esordio della regista inglese Harry Wootliff Only You (candidato ai BAFTA 2020 come miglior opera prima e interpretato da Josh O’Connor, svelatosi al pubblico italiano grazie al ruolo del Principe Carlo nella terza stagione della serie Netflix The Crown), la commedia francese Deux moi di Cédric Klapisch (autore della trilogia de L’appartamento spagnolo, composta dal film omonimo del 2002, da Bambole russe, 2005, e da Rompicapo a New York, 2013), il dramma spagnolo La virgen de agosto di Jonás Trueba, Kuessipan di Myriam Verreault (spaccato generazionale al femminile in una comunità di nativi canadesi, tratto dall’omonimo romanzo di Naomi Fontaine) e The Souvenir di Joanna Hogg (Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2019), prima parte di un dittico autobiografico ambientato nella Londra degli anni Ottanta, prodotto da Martin Scorsese e recitato da una debuttante d’eccezione: Honor Swinton Byrne (figlia di Tilda Swinton sullo schermo e nella realtà), affiancata da Tom Burke, protagonista della serie tv Strike (basata sui gialli scritti da J.K. Rowling con lo pseudonimo di Robert Galbraith).